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lunedì 16 maggio 2016

I Ragazzi del Sole - ...e la terra si allontana/Il gatto di notte (1967)













Dopo il successo di Atto di forza n° 10/So che tu non credi, di cui abbiamo parlato in questo post, oggi presentiamo il secondo 45 giri che i Ragazzi del Sole pubblicarono nel 1967.
Come per il precedente, abbiamo in un lato una canzone scritta dai frateli Salerno, "...e la terra si allontana"  (Alberto per il testo e Massimo per la musica) e una cover sull'altro, "Il gatto di notte", che è la versione in italiano (con testo di Mario Coppola, o meglio da lui firmato) di "Just a little bit of you" di Dallas Frazier, successo del 1966.
Abbiamo scritto che è firmata da Coppola perchè, a proposito di un'altra canzone, "So che tu non credi", così aveva Paolo Melfi, il cantante del complesso, aveva raccontato a Ursus (nell’intervista pubblicata sul fondamentale “Manifesto Beat”, a pag. 153): “Cercando qualcosa tra i pezzi nuovi che uscivano all’estero si poteva fare il solito testo in italiano, come nel caso di “So che tu non credi”, di cui io scrissi le parole ma senza riceverne un soldo perché non ero iscritto alla Siae. Infatti sul disco sta scritto Coppola, che era un autore dell’Ariston messo dietro a una scrivania, che mi disse: “Dai a me questo testo che ti iscrivo io”. Adesso deve essere scomparso, poveretto, un bravo cristo ma un po’ così sai…”.
Sarà successo così anche per "Il gatto di notte"? Potrà raccontarcelo lo stesso Paolo Melfi, se vorrà.
I due brani sono entrambi interessanti: "...e la terra si allontana" ha alcuni spunti melodici che rimandano al celeberrimo brano di Gilbert Becaud "Je t'appartiens", ma è il testo ad essere interessante perchè, ben due anni prima di "Space oddity", racconta di un gruppo di astronauti che si perdono nello spazio. "Il gatto di notte" ha invece alcuni richiami psichedelici, del resto quello era il periodo, dal punto di vista musicale, del "flower power" (siamo nel 1967), e si caratterizza anche per l'uso dei fiati.
Per la registrazione il gruppo ha utilizzato uno strumento inventato da loro, il tubifon (un tubo di alluminio piatto con una corda di metallo), come hanno raccontato ad Ursus.
Ricordiamo infine la formazione dei Ragazzi del Sole in questo disco, che era composta da Paolo Melfi alla voce solitsta (il sostituto di Pierfranco Colonna), Arcangelo Aluffi alla batteria, Carlo Marcoz al basso, Danilo Pennone alla chitarra e Piercarlo Bettini alle tastiere.
Concludo con un invito: il 17 novembre Paolo Melfi festeggerà i settant'anni: perchè non organizzare, con l'occasione, una reunion del gruppo, magari coinvolgendo anche altri musicisti torinesi disponibili? Pensateci, ragazzi...

1) ...e la terra si allontana (Alberto Salerno-Massimo Salerno)
2) Il gatto di notte (Mario Coppola-Dallas June Frazier)

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