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martedì 12 gennaio 2016

Bowie in Italia (Giganti, Computers, Profeti, Dawn Vinci)












Come è giusto che sia, da ieri i giornali si sono riempiti di coccodrilli su David Bowie, rievocando le molteplici sfaccettature della sua arte.
E' giusto perchè indubbiamente con la scomparsa di David Jones il mondo è più povero: perde un artista che ha contribuito a rendere la vita e l'esistenza di tutti noi (anche di chi non lo ha mai ascoltato) migliore, creando melodie, armonie, ritmi e liriche che resteranno nel tempo perchè, come qualcuno ha detto, la musica classica del xx secolo è il rock, con il jazz, e come noi ricordiamo dopo secoli Bach, Vivaldi e Mozart come testimoni della loro epoca così tra secoli chi vorrà conoscere musicalmente il '900 dovrà farlo attraverso nomi come i Beatles, gli Stones, Miles Davis, Duke Ellington, ed anche David Bowie.
Personalmente sono contento di aver vissuto la mia giovinezza accompagnato da questi artisti, di aver vissuto in quell'epoca sicuramente tempi molto più interessanti di quelli attuali (che tristezza che mi fanno gli adolescenti di oggi, non certo per colpa loro)
Anche il blog vuole ricordare il Duca Bianco e, visto che in genere privilegiamo la musica italiana, presentiamo proprio alcuni dischi italiani legati a Bowie (e due canzoni straniere legate all'Italia).
Cominciamo partendo da un 45 giri dei Giganti datato 9 novembre 1970 che sul lato A riprende la notissima "Space oddity": come tutti sanno la canzone era stata incisa l'anno precedente dallo stesso autore con un testo scritto da Mogol e intitolato "Ragazzo solo ragazza sola", che trasformava il brano in una canzone d'amore non particolarmente originale, e la stessa versione venne anche incisa da un duo, i Computers (per notizie su di loro vi rimando al blog del Vampiro), versioni che trovate entrambe nel post.
La cosa particolare è che Mogol firma anche il testo cantato dai Giganti che, pur non essendo fedele letteralmente, mantiene il significato generale dell'originale; tra l'altro vi è anche un intermezzo
parlato con un dialogo tra la torre di controllo e il capitano John (che riprende il maggior Tom di Bowie): come sia possibile la stessa firma su testi diversi è un mistero che solo la SIAE potrebbe sciogliere...
Musicalemente l'arrangiamento ricalca quello originale, tranne nel finale con un assolo di organo suonato da Vince Tempera.
Sul retro vi sono due brani, il primo è "Mia cara ti odio", cover di "Little darling" dei "The Diamonds" (che a loro volta avevano ripreso un vecchio brano dei The Gladiolas (scritto dal pianista del gruppo Maurice Williams, autore qualche anno dopo della celeberrima "Stay" incisa anche dall'Equipe 84), mentre la secconda, "Tutta tutta", è una canzone di Fred Bongusto (tratta dal film dello stesso anno "Venga a prendere il caffé da noi" di Alberto Lattuada, autore del testo ) che i Giganti reinterpretano in maniera originale, con un inizio al limite del grottesco.
Un'altra cover in italiano di Bowie è "L'amore mi aiuterà", testo di Daniele Pace per "Starman", che viene incisa da Mara Cubeddu (che ricordiamo nei Flora Fauna Cemento e poi nei Daniel Sentacruz Ensemble) con lo pseudonimo Dawn Vinci e dai Profeti (che tra l'altro nello stesso periodo incidevano anche una cover in italiano di Hot Love dei T-Rex di Marc Bolan, tanto per rimanere in territori glam): anche in questo caso il testo italiano nulla ha in comune con l'originale.
Pochi sanno che, oltre a "Ragazzo solo ragazza sola" Bowie incise anche un altro brano in italiano, e cioè una deliziosa cover swing di "Nel blu dipinto di blu", inserita con il titolo "Volare" nella colonna sonora del film "Absolute beginners", con una pronuncia decisamente migliore rispetto a quella del 1969.
La canzone conclusiva è cantata dal chitarrista di Bowie, Mick Ronson, ed è tratta dal suo primo album da solista, si intitola "Music is lethal" e non è altro che una versione in inglese di "Io vorrei...non vorrei...ma se vuoi" di Lucio Battisti: il testo che sostituisce quello di Mogol è proprio opera di David Bowie, che peraltro nel corso degli anni ha sempre mostratto apprezzamento verso il musicista di Poggio Bustone.
I due in effetti, pur nelle evidenti diversità, sono accomunati da una cosa, e cioè dai "Changes", come cantava Bowie: provate ad ascoltare di seguito gli album "Ziggy Stardust", "Heroes" e "Let's dance": a parte la voce, sembrano l'opera di tre artisti diversi, e la stessa operazione si può fare, ad esempio, con "Umanamente uomo: il sogno", "Anima latina" e "Don Giovanni" (o con "A saucerful of secrets", "The dark side of the moon" e "The wall" o con "The freewhelin", "Blonde on blonde" e "Desire"): questo è quello che distingue gli artisti dagli imprenditori della canzone, che ogni due o tre anni pubblicano sempre lo stesso disco con la stessa musica con le stesse parole da quarant'anni di onesta professione.

1) I Giganti - Corri uomo corri (Mogol-David Bowie) (1970)
2) I Giganti - Mia cara ti odio (Ermanno Parazzini-Maurice Williams) (1970)
3) I Giganti - Tutta tutta (Alberto Lattuada-Fred Bongusto) (1970)
4) David Bowie - Ragazzo solo ragazza sola (Mogol-David Bowie) (1969)
5) I Computers - Ragazzo solo ragazza sola (Mogol-David Bowie) (1969)
6) I Profeti - L'amore mi aiuterà (Daniele Pace-David Bowie) (1972)
7) Dawn Vinci - L'amore mi aiuterà (Daniele Pace-David Bowie) (1972)
8) David Bowie - Volare (Nel blu dipinto di blu) (Domenico Modugno-Franco Migliacci-Domenico Modugno)
9) David Bowie - Space oddity (David Bowie) (1969)
10) David Bowie - Space oddity (demo) (David Bowie) (1969)
11) David Bowie - Starman (David Bowie) (1972)
12) Mick Ronson - Music is lethal (David Bowie-Lucio Battisti) (1974)








2 commenti:

  1. Gran bel post. È proprio vero...siamo un pò più poveri musicalmente :-(

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  2. Grande artista. Lascia un meraviglioso repertorio alla musica.

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