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mercoledì 25 giugno 2014

Fiorella Giacon - Napulitano cha cha cha/Rimpianto d'amore (1959)












Ritorniamo a parlare di Fiorella Giacon, la cantante dell'orchestra Rosaclot di cui abbiamo già presentato un 45 giri a settembre 2013 ed un EP a settembre 2011, con questo 45 giri del 1959 (la matrice porta la data del 22 luglio) pubblicato dalla torinese Excelsius.
"Napulitano cha cha cha" è una canzone "made in Turin", visto che la musica è di Giovanni Rosa Clot ed il testo di Armando Costanzo: una melodia carina che riecheggia più il mambo che il cha cha cha, mentre il testo racconta una storia d'amore tra due ragazzi napoletani, e fa specie il fatto che né gli autori né l'interprete abbiano a che fare con Napoli.
"Rimpianto d'amore" è invece la cover di "(All of a sudden) My heart sings", un terzinato inciso nella versione originale da molti interpreti tra cui Duke Ellington (nel film "Anchors aweigh"), Johnnie Johnston e Paul Anka ed in francese da Charles Trenet con il titolo "En écoutant mon cœur chanter", con un testo d'amore abbastanza di maniera scritto da Decio Ardo (pseudonimo di Matteo Treppiedi).
Molti ascoltando questo brano riconosceranno la melodia di una canzone incisa qualche anno dopo da Fausto Leali, "Per un momento ho perso te", che è in effetti una cover di "My heart sings" con un testo diverso scritto da Mogol, e che trovate come bonus track (grazie Vampiro) insieme alla versione del 1959 di Paul Anka.
Bella la voce della Giacon, che si mette in evidenza in entrambi i brani, con un acuto nel finale di "Rimpianto d'amore".

1) Napulitano cha cha cha (Armando Costanzo-Giovanni Rosa Clot)
2) Rimpianto d'amore (Decio Ardo-Henri Herpin)
Bonus track: 3) Paul Anka - (All of a sudden) My heart sings (1959)
                    4) Fausto Leali - Per un momento ho perso te (1967)

sabato 21 giugno 2014

Corrado Castellari - Gente così come noi/La signora Sofia (1976)






















Tra i molti personaggi del mondo musicale che ci hanno lasciato in questi ultimi mesi, Corrado Castellari è stato sicuramente uno di quelli che è stato meno ricordato, sicuramente perché il grossodella sua attività è stato dietro le quinte, come autore, spesso in collaborazione con il fratello Camillo, per cantanti come Iva Zanicchi, Mina, Ornella Vanoni (e in questo blog ne abbiamo accennato a proposito di "La balordaggine", interpretata da Bruno Lauzi, e di "Se il giro del mondo", per la cantante torinese Laura Carlini); tuttavia ha avuto anche una carriera come cantautore, ed oggi presentiamo un suo 45 giri pubblicato dalla Ricordi nel 1976 con due canzoni scritte entrambe insieme a Camillo (la cui scrittura risale all'anno prima, come riportato sul retro di copertina).
"Gente così come noi" è una ballata musicalmente interessante e ben arrangiata, con un testo d'amore forse un po' debole: peccato perché sicuramente con altre parole la canzone avrebbe avuto tutt'altro peso.
"La signora Sofia" è, da questo punto di vista più interessante, raccontando con un linguaggio ricercato che spesso fa uso di metafore la vicenda di una signora matura ma ancora piacente che attira le attenzioni di un giovane, una storia un po' alla Ivan Graziani (avete presente "Signora bionda dei ciliegi"?).
In questo brano, che inizia con un accompagnamento di chitarra arpeggiata, è presente l'orchestra d'archi diretta da Claudio Fabi.
Il disco è prodotto da Sandro Colombini, che non ha certo bisogno di presentazioni.

1) Gente così come noi (Camillo e Corrado Castellari)
2) La signora Sofia  (Camillo e Corrado Castellari)

domenica 8 giugno 2014

Beppe d'Môncale' - Le canssôn d'Beppe d'Môncale' (1966)













Di Beppe Morano avevamo parlato presentando un suo 45 giri del 1970; quest'oggi invece recensiamo il suo primo album del 1966 (la matrice è datata 28 maggio) pubblicato dalla Cricket, che era una sottoetichetta della Fonit-Cetra.
In realtà la recensione vera e propria del disco la potete trovare in questi due articoli pubblicati ad agosto da "La Stampa" e da "Stampa Sera", per cui non ci dilunghiamo sull'analisi dei singoli brani, di cui evidenziamo solo "'L _Beatles_ d' Porta Pila" per il tema particolare (d'altronde si era in piena era beat...) e "La piola dij rubinet" perché è stata ripresa in seguito da Mario Piovano, che è anche citato nella copertina dell'album.
Piovano è del resto l'autore di quasi tutti i brani del disco, ed anche quelli tradizionali (che sono "I forestè", "'L ciocaton" e appunto "La piola dij rubinet") sono comunque rielaborati da lui, mentre i testi sono del giornalista Piero Novelli con la collaborazione in due brani di Franco Roberto.
Novelli firma anche la presentazione del disco che potete leggere nel retro di copertina.
Beppe Morano è accompagnato alla fisarmonica da Piovano e alla chitarra da Gino Luone.


LATO A

1) 'L tango dj' ajassin (Piero Novelli-Mario Piovano)
2) La banda dij cioch (Franco Roberto-Piero Novelli-Mario Piovano)
3) I forestè (tradizionale)
4) Che sumia (Franco Roberto-Piero Novelli-Mario Piovano)
5) Pizzo alla greca (Sandro Gatti Goria)
6) Pautasso Lice (Piero Novelli-Mario Piovano)

LATO B

1) 'L bateur
2) 'L ciocaton (tradizionale)
3) La portiera dij Molass (Piero Novelli-Mario Piovano)
4) 'L tombarel (Piero Novelli-Mario Piovano)
5) La piola dij rubinet (tradizionale)
6) 'L _Beatles_ d' Porta Pila (Piero Novelli-Mario Piovano)