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venerdì 30 maggio 2014

Sugar and Candies - Voulez vous danser/My woman (1977)




Dopo un periodo di varie attività molto intense che hanno di conseguenza fermato il blog, riprendiamo da oggi (e speriamo con rinnovata continuità) con un post di quelli che vanno a ripescare nel passato dei nomi noti, all'inizio della loro carriera quando ancora non erano stati raggiunti dalla fama.
Nel 1977 la UP, una delle tante etichette in cui Walter Gurtler ha organizzato il gruppo Saar (tra le tante ricordiamo le prime, la Celson e la Music, e poi la Jolly, la Joker, la Stella, l'Harmony, la Lotus...), pubblica questo 45 giri del complesso Sugar and Candies, il cui nome significa "zucchero e canditi".
Credo che a questo punto molti di voi avranno capito chi è il cantante e chitarrista del gruppo: si tratta di
Adelmo "Zucchero" Fornaciari che, prima di raggiungere la fama nel decennio successivo, ha affrontato lunghi anni di gavetta in varie formazioni toscane ed emiliane, a partire da Le Nuove Luci, con cui aveva debuttato discograficamente nel 1971 (con il 45 giri "Canto di maggio/Juanita").
I canditi in questione sono Bruno Mosti, alla voce e alle tastiere, Fabrizio, batterista di Prato, Alfonso, di Carrara, alla seconda chitarra, Gary alla seconda batteria (Sugar and Candies suonano infatti con due batterie) ed un bassista di cui non sono riuscito a reperire il nome.
Grazie al produttore Romolo Ferri, con cui Fornaciari ha già lavorato in passato, ottengono un contratto con la Saar per cui pubblicheranno quattro 45 giri che passeranno inosservati: questo è il primo, e contiene sul lato A una canzone scritta dallo stesso Ferri (che sull'etichetta si firma Roferri ed in SIAE con il suo vero nome, e cioè Albino Mammoliti), un brano di discomusic abbastanza dozzinale come se ne producevano tanti in quel periodo in Italia, cantato da Zucchero e da Mosti a due voci.
Molto più interessante la ballata sul lato B del disco, "My woman", firmata Uones-Capogh-Roferri nell'etichetta, ma depositata in SIAE da Albino Mammoliti per la musica e da Ronald Hugo Jones (cioè Ronnie Jones) per il testo: per cui è evidente che Uones è un errore di stampa, mentre invece Capogh è lo pseudonimo usato spesso da Carlo Poggiani (che in SIAE risulta come non amministrato).
In seguito Zucchero reinciderà la canzone con un nuovo testo, scritto da Gino Paoli (come ha raccontato lo stesso Fornaciari nel suo libro "Il suono della domenica"), ed il titolo "Bambino io, bambino tu", trasformandola in un bel brano reggae (tra le cose migliori del suo album best-seller "Blues"), ed anche Paoli la riproporrà in un suo disco dal vivo.
La cosa strana è che in Siae Paoli risulta, con Albino Mammoliti, autore della musica, mentre il testo è firmato da Zucchero e da Ronnie Jones (autore del testo originale).


1) Voulez vous danser (Albino Mammoliti)
2) My woman (Ronnie Jones-Carlo Pogggiani-Albino Mammoliti)
Bonus track:
3) Zucchero Fornaciari - Bambino io, bambino tu (Zucchero Fornaciari-Ronnie Jones-Albino Mammoliti-Gino Paoli)
4) Gino Paoli - Bambino io, bambino tu (Zucchero Fornaciari-Ronnie Jones-Albino Mammoliti-Gino Paoli)