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mercoledì 26 febbraio 2014

AA.VV. - Triunfadores de San Remo '71 (1971)












Come avevano anticipato nell'ultimo post, c'era ancora un'appendice sanremese, ed è il disco di oggi che, pur essendo intitolato "Triunfadores de San Remo '71", in realtà contiene anche canzoni che con quell'edizione del festival non hanno nulla a che fare.
Ed anche sulla lingua non c'è uniformità: nel disco vi sono canzoni in italiano ed altre in spagnolo, ed inoltre alcune hanno in copertina e sull'etichetta il titolo in spagnolo, pur essendo in realtà in italiano.
Interessanti sono le traduzioni di brani come "Maravilloso" di Modugno (una canzone di quelle che non c'entravano con il festival) o "La cancion que trae la fortuna".
Sicuramente "Lo schiaffo", pur essendo un brano partecipante, non può certo essere annoverato tra quelli "trionfatori" di Sanremo, né nella versione dei Gens, presente nell'album, né in quella di Jordan.
Comunque un disco interessante e particolare.

LATO A

1) Nada - Il cuore è uno zingaro (Franco Migliacci-Claudio Mattone)
2) José Feliciano - Que serà (Franco Migliacci-Carlo Pes-Jimmy Fontana)
3) Lucio Dalla - 4/3/1943 (Paola Pallottino-Lucio Dalla)
4) Domenico Modugno - Maravilloso (Lecha-Riccardo Pazzaglia-Domenico Modugno)
5) Nicola Di Bari - Agnese (Nicola Di Bari)
6) Tony Renis - La cancion que trae la fortuna (Medi Mandour-Alberto Testa-Orfelio Cesas-Tony Renis)

LATO B

1) Domenico Modugno - Como estas (S. Marauda-Riccardo Pazzaglia-Domenico Modugno)
2) Nicola Di Bari - Il cuore è uno zingaro (Franco Migliacci-Claudio Mattone)
3) Nada - Insieme mai (Franco Migliacci-Claudio Mattone)
4) Lucio Dalla - Il fiume e la città (Sergio Bardotti-Lucio Dalla)
5) Gens - Lo schiaffo (Giandiego Deriu-Vincenzo Barsanti)
6) José Feliciano - Pegao (José Feliciano)

domenica 23 febbraio 2014

Lucia Rizzi - L'addio/Amore vero (1970)













Ultimo post sanremese di quest'anno (o quasi, come vedremo con il prossimo) per la cantante torinese (ma la famiglia è di origine pugliese, il padre è un pittore) Lucia Rizzi, che vince il festival di Castrocaro l'anno precedente (insieme a Dino Drusiani) e quindi ottiene il diritto di partecipare al Festival l'anno successivo

"L'addio" è un valzer lento scritto da Sergio Bardotti per il testo, mentre la musica è firmata da quattro musicisti, Andrea Lo Vecchio, Plinio Maggi, Giorgio Antola e Michele Francesio: questi ultimi due però nell'etichetta scompaiono, mentre per errore Maggi è riportato come Raggi.
Tante firme per una canzone decisamente non memorabile, che infatti non ottiene alcun riscontro di vendita.
Con "Amore vero" la Rizzi partecipa al programma televisivo condotto da Pippo Baudo "Settevoci": il brano è decisamente più moderno rispetto al lato A, e la musica è scritta da Laura Giordano e Gian Piero Reverberi (che però non appare sull'etichetta tra gli autori), mentre il testo è di Rosario Leva.

Entrambi i brani sono arrangiati da Gian Piero Reverberi, che cura anche la produzione del disco.
 La Rizzi, dotata di una buona voce, non continua la carriera nella musica leggera.

1) L'addio (Sergio Bardotti-Andrea Lo Vecchio-Plinio Maggi-Giorgio Antola-Michele Francesio)
2) Amore vero (Rosario Leva-Laura Giordano-Gian Piero Reverberi)

sabato 22 febbraio 2014

AA.VV. - Sucedio en...SanRemo '72 (1972)












Il post sanremese di oggi è un disco inciso in spagnolo con alcune canzoni del festival del 1972: pubblicato dalla RCA in Messico, non tutte le canzoni sono eseguite dall'interprete originale, ma, nei casi di cantanti non appartenenti alla casa discografica di via Tiburtina, sono sostituiti da interpreti dell'RCA o di etichette del gruppo.
"Jesahel" dei Delirium, ad esempio, è cantata dai "Capitolo 6", che incidevano per la IT, mentre "Mediterraneo" di Milva è interpretata da Louiselle, che in quel periodo se non erro incideva per la Erre, e "Non voglio innamorarmi mai" di Gianni Nazzaro è qui cantata da Claudio Baglioni, ancora pre-maglietta fina.
Non ho invece notizie su Graciela che canta "Montagne verdi" di Marcella: presumo che si tratti di una cantante latinoamericana.
Il disco è interessante proprio per il fatto di presentare versioni inconsuete di brani a volte anche molto noti.
Nicola Di Bari è l'unico artista presente due volte: infatti la sua, essendo la canzone vincitrice, è presente sia in italiano, "I giorni dell'arcobaleno", che in spagnolo come "Los dias del arco iris".
Per quel che riguarda gli autori, ci sono due particolarità legate a due canzoni: la prima è "Amici mai", cantata da Rita Pavone, il cui testo è di Fabio Massimo Cantini, che usa lo pseudonimo Argante, mentre Mario Vicari, autore della musica, si firma Caviri.
L'altro brano è "Vado a lavorare, che è firmato per il testo da Petaluma, che è lo pseudonimo di Mimma Gaspari; non propriamente un successo per Morandi, anzi potremmo quasi dire che con il flop di questo disco il cantante di Monghidoro iniziò un periodo di crisi che, come sappiamo, durò alcuni anni.
Tra le altre canzoni, vi sono le versioni spagnole di "Piazza Grande" di Lucio Dalla (che in copertina è fotografato mentre suona la chitarra, strumento per lui inconsueto tant'è che non ne ricordo altre sue con questo stumento), "Un calcio alla città" di Domenico Modugno, in versione ecologica, "Come le viole" del bravo Peppino Gagliardi e una decisamente trscurabile "Il re di denari" di Nada.


LATO A

1) Nicola Di Bari - Los dias del arco iris (Carmen Garcia Lecha-Dalmazio Masini-Nicola Di Bari-Piero Pintucci)
2) Nada - El rey de oros (Marauda-Franco Migliacci-Claudio Mattone)
3) Claudio Baglioni - No quiero enamorarme mas (Moreno Signorini-Giancarlo Bigazzi)
4) Louiselle - Mediterraneo (Luigi Albertelli-Enrico Riccardi)
5) Capitolo 6 - Jesahel (Franco Terry-Ivano Fossati-Oscar Prudente)
6) Rita Pavone - Amigos no (Carmen Garcia Lecha-Fabio Massimo Cantini-Mario Vicari)
7) Gianni Morandi - Voy a trabajar (Marauda-Petaluma-Franco Migliacci-Vittorio Tariciotti-Marcello Marrocchi)

LATO B

1) Peppino Gagliardi - Como violetas (Gaetano Amendola-Peppino Gagliardi)
2) Lucio Dalla - Plaza Grande (Marauda-Giancarlo Baldazzi-Sergio Bardotti-Lucio Dalla-Rosalino Cellamare)
3) Graciela - Montañas verdes (Giancarlo Bigazzi-Gianni Bella)
4) Capitolo 6 - Te quiero (Franco Terry-Gian Pieretti-Ricky Gianco)
5) Louiselle - Gira el amor (Daniele Pace-Mario Panzeri-Lorenzo Pilat)
6) Domenico Modugno - Un puntapié a la ciudad (Carmen Garcia Lecha-Riccardo Pazzaglia-Mario castellacci-Domenico Modugno)
7) Nicola Di Bari - I giorni dell'arcobaleno (Dalmazio Masini-Nicola Di Bari-Piero Pintucci)

giovedì 20 febbraio 2014

Franco Tozzi - Non a caso il destino ci ha fatto incontrare/Per questo amore (1965)













Prima di passare al post di oggi, due cose legate invece all'attualita: oggi ho ascoltato al TG2 delle 13 un servizio sulla serata di ieri del festival, e a un certo punto la giornalista, parlando di Baglioni, ha detto (più o meno testualmente): "Il cantautore ha presentato la canzone che, trent'anni fa, aveva lanciato proprio dal festival e che fu indicata in seguito come la canzone del secolo". Ora: tutti sappiamo che la canzone a cui si riferisce la giornalista, "Questo piccolo grande amore", è stata incisa nel 1972 (quindi non trent'anni fa ma quarantadue), non è stata lanciata dal festival poiché Baglioni non ha mai partecipato in gara e quando l'ha presentata come ospite, nel 1985, il brano era stranoto con varie incisioni dal vivo, in studio ed anche all'estero....ho cambiato canale, ho visto il TG1 e lì hanno dato la notizia della morte di Gianni Borgna a 76 anni (si sarà trattato di un lapsus, invertendo nella lettura le cifre, visto che è morto a 67 anni?).
Passiamo a Franco Tozzi, che è meglio....il secondo post sanremese di quest'anno, post che è anche torinese, secondo la regola del blog dell'alternanza.
Nel 1965 il fratello maggiore di Umberto partecipò al festival (in quanto vincitore di Castrocaro l'anno precedente) con una canzone scritta da Carlo Alberto Rossi con il testo della moglie Marisa Terzi, che usa lo pseudonimo "Antartide"; "Non a caso il destino ci ha fatto incontrare" non è certo tra i brani più memorabili del Bacharach italiano, anche se nello sviluppo melodico si riconosce il suo stile.
L'arrangiamento e la direzione d'orchestra sono di Enzo Ceragioli, celeberrimo direttore già attivo ai tempi dell'Eiar.
Sul lato B una canzone più ritmata, scritta per il testo dalla cantante calabrese Flora Gallo (anche lei usa come la Terzi uno pseudonimo, Flogal) e per la musica dal marito Virgilio Braconi.
L'arrangiamento e la direzione d'orchestra in questo brano sono curati dal Maestro Giancarlo Chiaramello.

1) Non a caso il destino ci ha fatto incontrare (Marisa Terzi-Carlo Alberto Rossi)
2) Per questo amore (Flora Gallo-Virginio Braconi)

martedì 18 febbraio 2014

Lara Saint Paul - Il festival di Sanremo (1971)













Con l'inizio del Festival di Sanremo cominciamo la serie di post legati alla manifestazione, come facciamo ogni anno, e il primo disco presentato è una raccolta con sedici canzoni del festival di Sanremo del 1971 (su ventiquattro partecipanti) interpretate da Lara Saint Paul, la cantante italo-eritrea che a Sanremo aveva partecipato per la prima volta nel 1962, con lo pseudonimo Tanya.
Gli arrangiamenti sono curati dal Maestro Beppe Moraschi: alcune di queste versioni sono registrate in maniera alquanto affrettata, e sembrano più che altro dei provini, mentre altre sono un po' più decenti.
Il disco è però soprattutto una curiosità, e vale per questo più che per il valore musicale.

LATO A

1) Il cuore è uno zingaro (Franco Migliacci-Claudio Mattone)
2) 4 marzo 1943 (Paola Pallottino-Lucio Dalla)
3) Bianchi cristalli sereni (Don Backy)
4) Che sarà (Franco Migliacci-Carlo Pes-Jimmy Fontana)
5) Come stai (Riccardo Pazzaglia-Domenico Modugno)
6) Rose nel buio (Daniele Pace-Mario Panzeri-Lorenzo Pilat)
7) L'ultimo romantico (Vito Pallavicini-Pino Donaggio)
8) Una storia (Sergio Endrigo)

LATO B

1) Ninna nanna (Luigi Albertelli-Enrico Riccardi)
2) Sotto le lenzuola (Luciano Beretta-Miki Del Prete-Adriano Celentano)
3) 13, storia d'oggi (Vito Pallavicini-Albano Carrisi)
4) Com'è dolce la sera (Luigi Albertelli-Enrico Riccardi-Giuliano Illiani)
5) La folle corsa (Mogol-Carlo Donida)
6) Occhi bianchi e neri (Miki Del Prete-Alberto Testa-Eros Sciorilli)
7) Non dimenticarti di me (Mogol-Mario Lavezzi)
8) I ragazzi come noi (Antonio Balducci-Guido Lombardi-Ettore Lombardi D'Aquino)

domenica 16 febbraio 2014

Lidia Martorana & Filippo Alotta - Arrivederci a Trani/Futuro campione (1964)

 










Lidia Martorana ha iniziato la carriera giovanissima: già nel 1933, a soli sette anni, fu scelta come voce bianca per accompagnare Beniamino Gigli durante un'esibizione all'Eiar a Torino.
In seguito, come si sa, diventerà dapprima una delle componenti del Trio Aurora, fondato dal Maestro Carlo Prato (l'artefice del successo delle olandesi Lescano), e poi a partire dal 1946 una cantante solista di successo prima come Lidia Aurora (per poche incisioni, tra cui il successo “Il mio nome è donna”) e poi con il suo vero nome, lanciando brani come “Amore baciami” e “Addormentarmi così”, ripresi negli anni successivi da molti altri cantanti, oltre alla goliardica “Che mele”.
Negli anni '50, dopo altre incisioni per la Odeon, si ritira per dedicarsi alla famiglia, e solo negli anni '60 riprende a cantare, anche se solo a livello locale: ed a questo periodo risale questo 45 giri, inciso per la Phonorex, etichetta torinese di cui abbiamo già parlato nel blog, insieme ad un altro cantante, il siciliano Filippo Alotta, che canta sul lato B.
La canzone sul lato A, “Arrivederci a Trani”, fu presentata dalla Martorana al Festival della cittadina pugliese; si tratta di uno di quei tipici brani dedicati a località turistiche che andavano di moda negli anni '60, sul modello di “Love in Portofino” o “Auf Wiedersehen a Diano Marina”, e il testo è di Giovanni Augelli mentre la musica è del Maestro Tommaso Ansalone, clarinettista e sassofonista che negli anni '30 aveva suonato con Carlo Prato, poi nell'Orchestra di Carlo Minari ed infine in quella di Angelini.
La signora Martorana ci ha raccontato che, nel corso della manifestazione a Trani, ebbe modo di conoscere Peppino Gagliardi, che si complimentò con lei per la voce, ignorando che si trattasse di un nome celebre quasi vent'anni prima.
Futuro campione” è un brano ritmato con in evidenza un sassofono che segue la voce del cantante per tutto il brano; il testo racconta le vicende di un ciclista ad inizio carriera ed è di Antonio Esposito (di cui non so nulla), mentre la musica è di Giuseppe Rinaldi, musicista che ha collaborato anche con la Kansas in anni successivi.
Filippo Alotta, padre della sicuramente più nota Francesca (che ha vinto con Aleandro Baldi il Festival di Sanremo del 1992 con “Non amarmi), nato a Palermo il 22 giugno del 1941 e morto nella stessa città il 12 agosto del 2003, partecipò sempre nel 1964 al Festival di Castrocaro; incise alcuni 45 giri per la Phonorex e in seguito, dopo essersi dedicato al canto lirico, anche vari album di canti folk e di operette, con discreto successo
I due cantanti sono accompagnati dal complesso Weller.

1) Arrivederci a Trani (Giovanni Augelli-Tommaso Ansalone)
2) Futuro campione (Antonio Esposito-Giuseppe Rinaldi)

giovedì 13 febbraio 2014

Los Marineros - Ti devi decidere/Eredice (1988)












Il blog torna dopo una pausa molto lunga, dovuta ad un lavoro interessante ma che non ha lasciato molto tempo libero, e su cui ci soffermeremo maggiormente tra qualche mese.
Torniamo con un disco del 1988 dei Los Marineros.
Bruno Cheli è un genovese, nato il 19 gennaio 1952, che si appassiona alla musica negli anni '70 e che, dopo varie esperienze, riesce ad ottenere un contratto con l'RCA Italiana, con cui pubblca gli album "Piacere Bruno Cheli" e "Ed eccomi di nuovo qua": il successo però non arriva, e Bruno inizia ad esibirsi in un ristorante di Roma, di proprietà di Bruno Santopadre, dove conosce un ragazzo milanese, Tony Reale, dotato di una bella voce e con cui forma un duo, chiamato in un primo tempo il "Duo di Genova".
Preparano una canzone, "Ti devi decidere", scritta con la collaborazione di Salvatore Marescalco (musicista genovese che ha già lavorato in precedenza con Cheli), e i due vengono notati da Renzo Arbore al ristorante: vengono quindi ospitati in alcune puntate di "Indietro tutta", ed è proprio lo showman foggiano a trovare loro il nuovo nome, Los Marineros.
Il disco esce poco dopo le apparizioni televisive: con un sound che richiama sicuramente alla mente un altro duo (e mi riferisco ai torinesi Rota e Righi), non ottiene comunque un grosso successo commerciale.
Produce Claudio Mattone, all'epoca collaboratore musicale abituale di Arbore, mentre la realizzazione è di Mario Tagliaferri; i due sono anche accreditati come coautori del brano sul lato B, "Eredice", che è in realtà un remixaggio di "Ti devi decidere".

1) Ti devi decidere (Salvatore Marescalco-Tony Reale-Bruno Cheli-Salvatore Marescalco)
2) Eredice (Claudio Mattone-Mario Tagliaferri)