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domenica 29 settembre 2013

Silvana dei Circus 2000 - Bugie/Tempo di sole (1973)













Ormai è da parecchio tempo che qui nel blog non parliamo più di Silvana Aliotta, la nota cantante torinese di cui abbiamo presentato tempo fa il disco di debutto del 1966, poi alcune incisioni realizzate per la DKF con lo pseudonimo Silva Grissi e qualche 45 giri dei Circus 2000.
Lo facciamo oggi, presentando quello che è il suo primo disco pubblicato dopo lo scioglimento del gruppo: in realtà, come sanno coloro che hanno letto l'intervista che le ho realizzato tempo fa e che è stata pubblicata nel numero 8 di settembre 2011 della rivista "BEATi voi!" (qui a destra ne trovate alcune pagine), il quartetto aveva iniziato ad incidere il terzo album, con il nuovo batterista Louis Atzori, ma la Ri-Fi (e in particolare il titolare Ansoldi) non era soddisfatta del risultato, e preferirono quindi puntare sulla sola Silvana, mentre i rimanenti Circus 2000 diventarono il suo gruppo di accompagnamento nelle serate.
La casa discografica decide di farla partecipare a "Un disco nell'estate" nel 1973 con una canzone, "Bugie", che è quella pubblicata nel lato A di questo 45 giri, datato aprile 1973.
Il brano è carino, anche se è molto lontano dallo stile del gruppo, a metà tra il prog e la psichedelia: si tratta di musica leggera ben realizzata e non di facile consumo, non è una delle tante canzonette orecchiabili che partecipavano a quella manifestazione.
Nell'intervista la Aliotta ha affermato che la canzone sia stata scritta dal maestro Intra (Enrico o Gianfranco?), ma la cosa non risulta né sull'etichetta né nel deposito SIAE (che per una volta coincidono): infatti il brano risulta scritto da Claudio Daiano per il testo e dallo stesso Daiano con Giuseppe Ronzullo per la musica; quest'ultimo è un musicista che, nel corso della sua carriera, ha lavorato tra gli altri con Gino Paoli, Fred Bongusto ed Iva Zanicchi (questi ultimi due durante alcune incisioni sempre per la Ri-Fi).
Inoltre nella stessa intervista la cantante afferma di aver partecipato con "Bugie" anche al Festivalbar, ma in realtà anche questo non risulta (probabilmente si trattava o di qualche manifestazione collaterale alla principale o di qualche altro festival estivo).
Mentre il lato A ha, sia in copertina che sull'etichetta, la denominazione "Silvana dei Circus 2000", per il retro si ha invece soltanto il nome "Silvana"; "Tempo di sole", questo il titolo della canzone, è scritta da Daiano per il testo, questa volta in collaborazione con Alessandro Colombini, mentre la musica è di Ronzullo.
Il bel brano verrà anche utilizzato come retro del 45 giri successivo (che sul lato A ha "Manie").
La produzione è curata da Colombini, che in seguito sarà anche il produttore delle Streghe, una delle esperienze successive della Aliotta, di cui sicuramente parleremo più avanti, così come presentermo un disco di una certa Ben Norman...

1) Bugie (Claudio Daiano-Giuseppe Ronzullo-Claudio Daiano)
2) Tempo di sole (Claudio Daiano-Alessandro.Colombini-Giuseppe Ronzullo)

mercoledì 25 settembre 2013

Jimmy Fontana - Delilah/Cielo rojo (1968)












Per ricordare il grandissimo Jimmy Fontana abbiamo scelto di presentare un suo disco pubblicato in Argentina: si tratta di un'emissione strana, perché pur avendo il formato di un 45 giri si ascolta a 33 giri.
Non so se sia stato pubblicato con una copertina: la copia che ho io ha una classica standard RCA forata; la matrice del disco è datata 18 luglio 1968.
Le due canzoni, cantate in spagnolo (anche se immagino che la lingua iberica parlata in Sudamerica abbia alcune differenze rispetto a quella parlata in Spagna), sono due brani che in Italia erano stati pubblicati entrambi come lati A di due 45 giri di successo, soprattutto "Delilah", cioé "La nostra favola", con cui Jimmy Fontana aveva ottenuto il Disco d'Oro.
La canzone è la cover di un grande successo di Tom Jones, "Delilah" (il titolo spagnolo è lo stesso dell'originale), un valzerone decisamente adatto alla voce del gallese.
Molto bella anche "Cielo rojo", cioé "Cielo rosso"; la musica è scritta dallo stesso Fontana con Lilli Greco (il cui nome però appare solo nel deposito SIAE ma è assente nelle varie emissioni discografiche del brano), mentre il testo è di Alberto Testa.
Curiosamente nell'etichetta è assente il nome dell'autore del testo spagnolo.

1) Delilah (Paolo Dossena-Barry Mason-Les Reed)
2) Cielo rojo (Alberto Testa-Jimmy Fontana-Italo Greco)

sabato 21 settembre 2013

Gli Uh! – Dormi qui/Più nessuno al campo (1972)

 










Nel 1972 i biellesi Uh! pubblicano il loro primo ed unico album, da cui viene estratta per il 45 giri la cover di “Stay with me” dei Faces, tradotta dal solito Domenico Seren Gay ed intitolata “Dormi qui”, un bel pezzo rock (e d'altronde l'originale è un grande brano).
Il periodo però non è più favorevole per le cover, come pochi anni prima, in cui praticamente quasi tutti i gruppi avevano la maggior parte del loro repertorio costituito da brani stranieri cantati in italiano: ormai con lo sviluppo del prog (che all'epoca era chiamato pop) i complessi italiani suonano solo materiale di propria composizione.
Sul lato B "Più nessuno al campo",  scritta da Vic Nocera e Giorgio Seren Gay per il testo (ma nell'etichetta il nome di quest'ultimo è assente) e da Franco Zauli e Alfonso Corsini, che si firma con lo pseudonimo “Agicor”; si tratta di una canzone lenta con le tipiche sonorità di quel periodo.
Un 45 giri piacevole che però passa inosservato e che segna la fine del complesso, che inciderà ancora un 45 giri per la Fonit-Cetra (anche se in realtà dei quattro componenti l'unico presente è il solo Attilio) per poi sciogliersi e ricostituirsi anni dopo.

1) Dormi qui (Stay with me) (Domenico Seren Gay–Ron Wood–Rod Stewart)
2) Più nessuno al campo (Vic Nocera–Giorgio Seren Gay–Alfonso Corsini–Franco Zauli)

sabato 14 settembre 2013

Emilio Pericoli - Amori d'altri tempi (1962)













Tra gli ormai troppi artisti che ci hanno lasciato quest'anno (pochi giorni fa è toccato al grandissimo Jimmy Fontana, che ricorderemo nei prossimi giorni) c'è stato anche Emilio Pericoli: sicuramente quello di cui si è parlato di meno, pochissimi i giornali in cui la notizia è stata riportata e, a volta, con errori.
Il blog lo vuole ricordare presentando un album del 1962 inciso per la Ricordi, che raggruppa alcune canzoni degli anni '20 e '30 (ma alcune, come ad esempio "Fili d'oro" del 1912, sono precedenti): il brano d'apertura, "Come una sigaretta", risale al 1929, anno in cui era stato portato al successo da Miscel (cioé Michele Cimato, il fratello di Gabré).
"Abat-jour" è firmata da Ennio Neri per il testo e da M. Cobianco per la musica; si tratta della rielaborazione di un brano intitolato "Salomé" dell'austriaco Robert Stolz: non sono riuscito a reperire notizie su questo M. Cobianco che firma la musica (in SIAE è iscritto solo con il cognome Cobianco).....chissà se qualcuno dei lettori del blog ha qualche notizia in più.
Alcune di queste canzoni hanno una modernità evidente nella linea melodica: penso ad esempio a "Come pioveva" e a "Signorinella", brani che infatti verranno riproposti in anni successivi da altri artisti (Peppino Gagliardi, Mario Musella, i Beans).
"Come pioveva" nell'etichetta è firmata A.Gill-M. Testa: in realtà Armando Gill era lo pseudonimo di Michele Testa, autore sia del testo che della musica.
La voce di Emilio Pericoli, molto ben impostata, mi ricorda per certi versi quella di Dorelli: sicuramente avrebbe meritato maggior fortuna.
Gli arrangiamenti e la direzione dell'Orchestra Ricordi di Musica Leggera sono curati da Bruno Canfora e Iller Pattacini


LATO A

1) Come una sigaretta (Peppino Mendes-Vittorio Mascheroni)
2) Scettico blues (Tommaso De Filippis-Dino Rulli)
3) Come una coppa di champagne (Giuseppe Rampoldi-Angelo Ramiro Borella)
4) Vipera (E.A. Mario)
5) Ciondolo d'oro (Bixio Cherubini-Pietro Guglielmetti)
6) Tango della gelosia (Peppino Mendes-Vittorio Mascheroni)
7) Addio tabarin (Angelo Ramiro Borella-Dino Rulli)
8) Il tango delle capinere (Bixio Cherubini-Andrea Cesare Bixio)

LATO B

1) Abat-jour (Ennio Neri-M. Cobianco-Robert Stolz)
2) Come pioveva (Armando Gill)
3) Violino tzigano (Bixio Cherubini-Andrea Cesare Bixio)
4) Addio signora!... (Ennio Neri-Gino Simi)
5) Tic ti tic ta (Francesco Feola-Gaetano Lama)
6) Signorinella (Libero Bovio-Nicola Valente)
7) Capinera (Americo Giuliani)
8) Fili d'oro (Giovanni Capurro-Tino Bongiovanni)

martedì 10 settembre 2013

Fiorella Giacon - Zulumbambo/Pity pity (1959)












Riparliamo nuovamente di Fiorella Giacon, cantante torinese di cui avevamo presentato un EP qualche tempo fa, con un 45 giri che la Excelsius, etichetta appartenente al gruppo Fonit-Cetra, pubblicò nel 1959 (la data della matrice è quella del 26 marzo), con copertina standard forata.
"Zulumbambo" è definito nell'etichetta "ritmo afro-cubano di Adanti-Desbonnet": la canzone non risulta depositata in SIAE ed è abbastanza strana, a metà tra i ritmi africani e quelli latinoamericani (come da definizione, del resto...) con un testo in cui viene ripetuto a iosa il titolo (ma la mia impressione è che la Giacon lo pronunci "Zurumbambo").
Non ho trovato molte informazioni sugli autori, che sono entrambi due musicisti francesi: di Gino Adanti ho reperito il luogo di nascita, Casablanca, il suo strumento era l'accordeon, mentre Robert Desbonnet era un chitarrista jazz attivo già negli anni '30 e '40 nel gruppo "Charles Verstraete et Son Ensemble"...chissà quando e come è nata "Zulumbambo" (tra l'altro la grafia corretta è Zulu-Mbambo) e come è arrivata a Torino.
"Pity-Pity" è invece etichettato come "medium bounce" ed è, al contrario del lato A, famosissima:lanciata da Paul Anka nel 1958 venne incisa in italiano da Fred Buscaglione nel 1959, l'anno successivo, ed altre cover vennero incise da Little Tony, Sandra Mondaini e Silvano Silvi (la sua versione l'abbiamo presentata ad aprile del 2011 e la trovate come bonus track).
Il testo in italiano è di Piero Soffici, che come paroliere usa lo pseudonimo "Ardiente".
In entrambi i brani gli arrangiamenti sono del Maestro Giovanni Rosaclot, del cui complesso la Giacon era la voce solista.

1) Zulumbambo (Gino Adanti-Robert Desbonnet)
2) Pity pity (Joe Ergus-Steve Lawrenc-Ardiente)
Bonus track: 3) Silvano Silvi - Pity pity (Joe Ergus-Steve Lawrenc-Ardiente)

mercoledì 4 settembre 2013

Pippo Franco - Cara Kiri (1971)













Chissà perché tra i "padri" del demenziale non viene mai citato Pippo Franco: eppure chi conosce quest'album del 1971 o il precedente di qualche anno prima, "I personaggi di Pippo Franco", pubblicato dalla ARC (con la celeberrima "Amore bàmbina"), non può non riconoscere al nasuto cabarettista romano delle oggettive qualità di precursore in questo ambito, e basterebbe da sola una canzone come "La licantropia" (con cui partecipò al Cantagiro del 1969) per confermare ciò.
La versione censurata della copertina
Sicuramente in anni successivi si è dedicato ad altro, dapprima la canzone per bambini (con le varie "La puntura" o "Mi scappa la pipì papà") e poi la comicità sguaiata dei programi televisivi del Bagaglino negli anni '90, non sempre di qualità eccelsa (per non parlare di moltissimi film quali i famigerati "Quel gran pezzo dell'Ubalda" o "Giovannona Coscialunga"...), ma bisogna ascoltare questo "Cara Kiri" senza pregiudizi.
Il disco fu pubblicato con due copertine: la prima raffigurava Pippo Franco con le natiche scoperte, ma nella ristampa quest'immagine venne censurata, come potete vedere nella copertina.
Come si può notare dall'ascolto, molti di questi brani sono registrati dal vivo (ma su base), a partire da "Hai stata tu", che apre il disco e che si colloca nel filone di "Ho rimasto" di Don Backy o di "Ho soffrito per te" di Jannacci e Cochi & Renato, quelle canzoni in cui nel titolo è presente un errore di grammatica palese e quindi voluto.
"America" vede la partecipazione al testo di Mario Pogliotti, giornalista torinese legato all'esperienza dei Cantacronache, mentre al testo di "Cesso" collabora Gigi Proietti, anche coautore di "Hai stata tu".
I brani successivi sono scritti dal solo Pippo Franco; in Siae queste canzoni risultano firmate con il vero nome dell'artista, e cioè Franco Pippo, come si sa.
La già citata "La licantropia" è nella versione in studio già pubblicata su 45 giri nel 1969; mentre nel disco è attribuita al solo Franco, in Siae la musica è firmata anche da Mario Emilio De Sanctis.
"Ninna nanna" è una canzone tratta da uno dei film più assurdi che abbia visto in vita mia, "Il debito coniugale" di Franco Prosperi, del 1970: Pippo Franco la canta in una scena ambientata in una trattoria di paese, scatenando l'ilarità dei presenti (tra cui Lando Buzzanca, Barbara Bouchet e lo scomparso Orazio Orlando).
Le ultime due canzoni, "Karakiri" e "La statistica" sono scritte dal duo Castellacci e Pingitore, su musiche di Dimitri Gribanowsky (che in Siae è invece registrato come Gribanovski), collaboratore abituale del Bagaglino.
Dirige l'orchestra il maestro Remigio Ducros.
Ringraziamo per questo post il mitico Gerry Bruno dei Brutos.

LATO A

1) Hai stata tu (Mario Castellacci-Pier Francesco Pingitore-Luigi Proietti-Franco Pippo)
2) America (Mario Castellacci-Pier Francesco Pingitore-Mario Pogliotti-Franco Pippo)
3) Cesso (Franco Pippo-Luigi Proietti-Franco Pippo)
4) La nevrosi (Franco Pippo)
5) La licantropia (Franco Pippo-Mario Emilio De Sanctis-Franco Pippo)

LATO B

1) Quel vagone per Frosinone (Franco Pippo)
2) Ninna nanna (Franco Pippo)
3) Esmeralda (Franco Pippo)
4) Karakiri (Mario Castellacci-Pier Francesco Pingitore-Dimitri Gribanovski)
5) La statistica (Mario Castellacci-Pier Francesco Pingitore-Dimitri Gribanovski)