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martedì 26 febbraio 2013

Anna Identici & Stormy Six - EP (P.C.I. - 1972)













Concludiamo i post elettorali con un EP pubblicato dal P.C.I. nel 1972, che nasconde come vedremo un piccolo mistero.
Il disco contiene quattro brani: apre il lato A "Era bello il mio ragazzo", canzone che racconta di una morte causata da un incidente sul lavoro e che Anna Identici aveva presentato al Festival di Sanremo quell'anno; l'etichetta riporta "per gentile concessione della Ariston records", e la versione è in effetti quella ufficiale.
"La birindelleide" è invece un brano degli Stormy Six che non risulta depositato alla Siae e che prende il titolo dall'ammiraglio Gino Birindelli, esponente di primo piano del M.S.I., sulla falsariga de "La badoglieide" di Fausto Amodei e Michele Luciano Straniero: si tratta di una canzone irreperibile nella discografia ufficiale del gruppo milanese.
Il mistero riguarda le due canzoni sul lato B, "Quando s'era diplomato..." e "La ballata della D.C." (entrambe non depositate alla SIAE): infatti pur essendo attribuite in copertina e sull'etichetta agli Stormy Six non risultano incise dal gruppo (come potete leggere qui ).
Chi sarà quindi il misterioso esecutore (....o gli esecutori)? Se qualcuno ha notizie in merito, ce le comunichi.

LATO A

1) Anna Identici - Era bello il mio ragazzo (Pier Paolo Preti-Gianluigi Guarnieri)
2) Stormy Six - La birindelleide

LATO B

1) Anonimo - Quando s'era diplomato...
2) Anonimo - La ballata della D.C.

domenica 24 febbraio 2013

Renato Rascel - Bambina dagli occhi neri/Renatino e la coscienza (DC - 1970)












Ritorniamo alla Democrazia Cristiana (e al 1970) con un 45 giri di Renato Rascel pubblicato dalla Spes (parola latina che significa "speranza" e che è l'acronimo di Servizio di Propaganda E Stampa), che era l'Ufficio Stampa della DC.
II disco, datato maggio 1970, è uno dei più diffusi tra quelli di questo tipo, e si trova comunemente in giro; contiene sul lato A una canzone melodica dedicata ad una ragazzina, "Bambina dagli occhi neri"; l'arrangiamento è di Gino Conte (noto direttore d'orchestra di Gaeta), e all'incisione partecipano "I Cantori Moderni" di Alessandro Alessandroni.
Il testo è firmato da Antonietta Pennarola, collaboratrice abituale di Gino Conte, mentre gli altri due autori, L. Perucci e L. De Mari, non risultano iscritti alla Siae (...e peraltro nessuno dei due brani è depositato).
Sul retro vi è un monologo sul dovere di votare, sempre firmato dagli stessi autori.

1) Bambina dagli occhi neri (Antonietta Pennarola-L.Perucci-L.De Mari)
2) Renatino e la coscienza (Antonietta Pennarola-L.Perucci-L.De Mari)

sabato 23 febbraio 2013

Pino Caruso & Duo di Piadena (PSI - 1972)














Dopo la DC passiamo al PSI, presentando un disco curato dalla Sezione Stampa e Propaganda del PSI, probabilmente la più attiva, soprattutto negli anni '70, nella pubblicazione di dischi elettorali.
Quello di oggi venne pubblicato nel 1972 per le elezioni politiche del 5 maggio.
Sul lato A vi è un monologo dell'attore siciliano Pino Caruso, divertente (tranne che per la battuta finale), mentre la canzone sul retro, eseguita dal Duo di Piadena (Delio Chittò e Amedeo Merli, che ricordo da bambino per l'Uva Fogarina con il suo dirindindin ad Alto Gradimento), ricalca gli schemi della musica folk e popolare del periodo, con un testo ovviamente a favore del socialismo: "Vogliamo andare avanti, avanti, avanti / nella democrazia / e il mondo socialista / è la tua garanzia" recita il ritornello.
Interessante il simbolo del partito, sul retro della copertina, che non era ancora il garofano rosso craxiano ma il simbolo storico, con il Sole dell'Avvenire.
Un reperto storico, ormai.

1) Pino Caruso - Basta con la libertà (Pino Caruso)
2) Duo di Piadena - Dobbiamo andare avanti (Amedeo Merli-Delio Chittò)

venerdì 22 febbraio 2013

Enzo Maolucci & Le Vite Parallele - Strega d'aprile/Una ballata per Mike McCoy (DC - 1970)












E dopo la serie su Sanremo, cominciamo oggi una nuova serie sui dischi "elettorali", visto che domenica e lunedì, come sapete, si vota...e il primo disco che presentiamo ci fornisce l'occasione di un repost di un disco che avevamo presentato a gennaio 2011.
Chissà perchè oggi non si incidono più dischi elettorali: all'epoca ve ne erano alcuni con veri e propri inviti a votare, ed altri come questo con due canzoni (tratte dall'album de "Le Vite Parallele", il primo gruppo del cantautore torinese Enzo Maolucci) normalissime, in cui la propaganda elettorale viene fatta in copertina.
Ma oggi.....chi potrebbe incidere dischi di questo tipo? So di Celentano, che ha scritto una canzone in favore di Grillo, e di Bennato, che a sua volta ne ha scritta una contro.....per il PDL c'è Apicella....per il PD, qualcuno si trova....ma.....in ogni caso, mi pare che anche in questo caso i dischi del passato abbiano un fascino che le canzoni di oggi non riescono ad avere.
Passando al 45 giri de Le Vite Parallele, la campagna elettorale era, in quel caso, quella delle comunali di tre candidati della Democrazia Cristiana (di cui venne eletto uno solo, Bracco).
Le due canzoni, acustiche, risentono di certe atmosfere di quegli anni.
Nei prossimi giorni passeremo ad altri dischi e ad altri partiti

1) Strega d'aprile (Maolucci-Corinto-Paolo Fiori)
2) Una ballata per Mike McCoy (Maolucci-Corinto-Paolo Fiori)

lunedì 18 febbraio 2013

AA.VV. - Sanremo '68 (Cetra)












E finiamo oggi la parentesi sui post sanremesi ritornando dove siamo partiti, cioè al festival del 1968, presentando però questa volta la compilation della Fonit-Cetra.
Le canzoni le conosciamo, le canzoni sono quasi tutte quelle dell'altro disco, ma cambiano ovviamente le versioni: le "novità", se così vogliamo definirle, sono "Mi va di cantare" nella versione di Carmen Villani, "Tu che non sorridi mai", che a Sanremo venne presentata da Orietta Berti e Piergiorgio Farina e che in questo disco è cantata da Claudio Villa, e infine "Il posto mio", canzone presentata da Modugno con uno dei due autori, Tony Renis (l'altro era Alberto Testa) e qui interpretata da Graziella Marchi.
Mancano, peraltro, "La voce del silenzio", "Il re d'Inghilterra" e "Da bambino"....questi erano gli inconvenienti dell mancato accordo fra le varie case discografiche, cosa che ormai da anni è stata superata.
Tra gli interpreti è da citare fra gli altri la brava Aida Nola, che sicuramente molti ricorderanno dapprima corista di Loredana Berté e poi cantante solista negli anni '80.
Tolta "Casa bianca", in cui l'orchestra è diretta da Detto Mariano, in tutte le canzoni Giancarlo Chiaramello è il direttore d'orchestra.
Anche questa è una raccolta piacevole, in cui gli interpreti non originali forniscono comunque una versione all'altezza.

LATO A

1) Gianni Pettenati - La tramontana (Daniele Pace-Mario Panzeri)
2) Marisa Sannia - Gli occhi miei (Mogol-Carlo Donida)
3) Claudio Villa - La siepe (Vito Pallavicini-Pino Massara)
4) Yoko Kishi - Stanotte sentirai una canzone (Tato Queirolo-Franco Bracardi)
5) Marisa Sannia - Quando m'innamoro (Mario Panzeri-Daniele Pace-Roberto Livraghi)
6) Alan Marrese - Canzone (Don Backy-Detto Mariano-Don Backy)
7) Aida Nola - Sera (Roberto Vecchioni-Andrea Lo Vecchio)



LATO B

1) Sergio Endrigo - Canzone per te (Sergio Endrigo-Sergio Bardotti-Sergio Endrigo)
2) Carmen Villani - Mi va di cantare (Vincenzo Buonassisi-Giorgio Bertero-Marino Marini-Aldo Valleroni)
3) Claudio Villa - Tu che non sorridi mai (Marisa Terzi-Sauro Sili)
4) Marisa Sannia - Casa bianca (Don Backy-Eligio La Valle-Don Backy)
5) Corrado Francia - La farfalla impazzita (Mogol-Lucio Battisti)
6) Gabriella Marchi - Il posto mio (Alberto Testa-Tony Renis)
7) Patrick Samson - Le opere di Bartolomeo (Sergio Bardotti- Ruggero Cini)

sabato 16 febbraio 2013

AA.VV. - Da Torino a Sanremo (2013)












Un'antologia "virtuale" che raccoglie alcune (non tutte) partecipazioni di cantanti torinesi al festival di Sanremo...si apre con Rascel, che sappiamo essere in realtà romano, ma che è comunque nato a Torino, e che è stato ricordato (grazie a Franco Settimo) proprio nella sua città natale in occasione del centenario della sua nascita.
Si prosegue poi con altri artisti, cercando un equilibrio tra i cantanti del passato prossimo (i Subsonica o gli Eiffel 65) e quelli del passato remoto (il Duo Fasano o Ernesto Bonino, con un brano scritto da Nisa e Carosone).
Mancano sicuramente alcuni nomi più o meno noti, ma si tratta per l'appunto di un'antologia e....chissà se l'anno prossimo magari non sarà seguita da un secondo volume.

1) Renato Rascel - Romantica (Dino Verde-Renato Rascel) - 1960
2) Duo Fasano - Sotto il mandorlo (Giancarlo Testoni-Mario Panzeri-Carlo Donida) - 1951
3) Ernesto Bonino - Gondolì gondolà (Nisa-Renato Carosone) - 1962
4) Rita Pavone - Zucchero (Mogol-Luigi Clausetti-Roberto Soffici-Piero Soffici-Roberto Guscelli) - 1969
5) Antonella Bellan - Lettera (Renato Scala-Luciana Medini-Pier Benito Greco-Mario Mellier) - 1975
6) Umberto Tozzi - Le parole (Umberto Tozzi-Riccardo Ancillotti) - 2005
7) Marco Carena - Serenata (Marco Carena) - 1991
8) Righeira - Innamoratissimo (Cristiano Minellono-Stefano Righi-Stefano Rota-Carmelo e Michelangelo La Bionda-Stefano Conforti)
9) Giorgia Fiorio - Avrò (Raffaele Ferrato-Sergio Menegale-Piero Soffici) - 1983
10) Subsonica -Tutti i miei sbagli (Samuel Umberto Romano-Max Casacci-Davide Dileo) - 2000
11) Ariel - Ribelle (Alex Gaydou-Luca Chiaravalli) - 2008
12) Frankie Hi-Nrg MC - Rivoluzione (Francesco Di Gesù-Francesco Bruni-Carolina Galbignani) - 2008
13) Eiffel 65 - Quelli che non hanno età (Gabry Ponte-Maurizio Lobina-Gianfranco Randone-Domenico Capuano-Gregory Colla)

giovedì 14 febbraio 2013

AA.VV. - Le canzoni di Sanremo 1967 (Dischi Arlecchino)




Il debutto di Rosanna Fratello avviene nel 1967 in questa compilation sanremese della Arlecchino (disco tra i più richiesti al blog), l'etichetta milanese fondata dal cantante Enzo Amadori; la Fratello, pugliese di nascita, era cresciuta a Cinisello Balsamo, paese dell'hinterland milanese.
Non escludo che la cantante abbia inciso anche qualche 45 giri per questa casa discografica, che aveva una produzione abbondante (sia di cover di successi sia di brani originali): in questo doppio 33 giri canta tre canzoni di quell'edizione di Sanremo, "E' più forte di me" (in originale cantata da Tony Del Monaco e Betty Curtis), "Devi avere fiducia in me" (Carmelo Pagano e Roberta Amadei) e "Quando dico che ti amo" (Annarita Spinaci e Les Surf).
Gli altri cantanti sono quasi tutti sconosciuti, a parte ovviamente Enzo Amadori e Giancarlo Cajani, che parteciperà pochi anni dopo a Un disco per l'estate.
Le versioni delle canzoni sono più povere dal punto di vista degli arrangiamenti, segno dei pochi mezzi che l'Arlecchino aveva a disposizione: alcune comunque sono ugualmente piacevoli.
Particolare la versione di "Proposta", il brano dei Giganti, che si differenzia dall'originale per un'introduzione con un testo assente in quella del complesso; e sull'etichetta Lucio Battisti diventa...Battistini!
Più che altro una curiosità, che testimonia di quello che era il sottobosco discografico italiano negli anni '60.

LATO A

1) Enzo Amadori - Sopra i tetti azzurri del mio pazzo amore (Vito Pallavicini-Domenico Modugno)
2) Lella Ercoli - Ma piano (per non svegliarmi) (Gianni Meccia)
3) Vito Camarda - Non pensare a me (Alberto Testa-Eros Sciorilli)
4) Rosanna Fratello - E' più forte di me (Tony Del Monaco-Enrico Polito)
5) Carlo Biagi - E allora dai (Giorgio Gaber)
6) Maria De Andria - Io, tu e le rose (Daniele Pace-Mario Panzeri-Mario Giacomo Gili-Luigi Barazzetti)
7) Enzo Amadori - Quando vedrò (Marisa Terzi-Carlo Alberto Rossi)
8) Carlo Biagi - Uno come noi (Umberto Martucci-Giorgio Bertero-Marino Marini)

LATO B

1) Maria De Andria - Ciao amore, ciao (Luigi Tenco)
2) Enzo Amadori - Proposta (Alberto Carisch-Giordano Bruno Martelli)
3) Lella Ercoli - Per vedere quanto è grande il mondo (Mogol-Carlo Donida)
4) Carlo Biagi - Guardati alle spalle (Luciano Beretta-Daniele Pace-Mario Panzeri-Gianfranco Monaldi)
5) Paola Turchini - Gi (Vito Pallavicini-Antonio Amurri-Fred Bongusto)
6) Giancarlo Cajani - Nasce una vita (Sergio Bardotti-Jimmy Fontana)
7) Enzo Amadori - Bisogna saper perdere (Giuseppe Cassia-Ruggero Cini)

LATO C

1) Vito Camarda - Io per amore (Vito Pallavicini-Gino Paoli-Pino Donaggio)
2) Giancarlo Cajani - La rivoluzione (Mogol-Roberto Soffici)
3) Paola Turchini - Il cammino di ogni speranza (Umberto Napolitano)
4) Enzo Amadori - C'è chi spera (Daniele Pace-Mario Panzeri-Gene Colonnello)
5) Maria De Andria - Canta ragazzina (Claudio Marcello Depedrini-Iller Pattacini-Carlo Donida)
6) Carlo Biagi - Non prego per me (Mogol-Lucio Battisti)
7) Rosanna Fratello - Devi avere fiducia in me (Francesco Specchia-Renato Martini)
8) Enzo Amadori - Dove credi di andare (Sergio Endrigo)

LATO D

1) Rosanna Fratello - Quando dico che ti amo (Alberto Testa-Tony Renis)
2) Giancarlo Cajani - Dedicato all'amore (Alberto Testa-Daniele Pace-Flavio Carraresi)
3) Enzo Amadori - L'immensità (Mogol-Don Backy-Detto Mariano)
4) Lella Ercoli - La musica è finita (Nisa-Franco Califano-Umberto Bindi)
5) Enzo Amadori - Pietre (Ricky Gianco-Gian Pieretti)
6) Paola Turchini - Una ragazza (Vito Pallavicini-Bruno Pallesi-Walter Malgoni)
7) Carlo Biagi - Cuore matto (Armando Ambrosino-Totò Savio)

mercoledì 13 febbraio 2013

Tonina Torrielli - I successi di Tonina Torrielli con l'orchestra Arcobaleno (1956)












Ritorniamo a parlare di Sanremo presentando il primo album di Tonina Torrielli, pubblicato subito dopo la sua partecipazione al Festival (la matrice è datata 18 marzo 1956, e quell'anno la manifestazione sanremese si era tenuta dall'8 al 10): ed è curioso che il titolo del disco sia "I successi", visto che fino a poche settimane prima la Torrielli era un'emerita sconosciuta, rivelatasi proprio a Sanremo.
E ben sei canzoni del disco provengono dal festival: alcune interpretate direttamente dalla caramellaia di Novi, come "Amami se vuoi", "Il cantico del cielo" (uno dei primi testi scritti da Alberto Testa), "Il bosco innamorato" e "Qualcosa è rimasto", altre invece lanciate da altre cantanti, come la vincitrice "Aprite le finestre", di Franca Raimondi o "Sogni d'or", sempre della Raimondi in coppia con Clara Vincenzi; quest'ultima canzone è "torinese", poichè i due autori sono entrambi nati sotto la mole (....ed uno di questi diventerà il cognato della Torrielli).
Per quel che riguarda gli pseudonimi, il Giari compositore di "Qualcosa è rimasto" è Luigi Spaggiari, mentre Pinchi non è il celebre coniglio rosa dei fumetti ma Giuseppe Perotti.
Completano il disco "Johnny Guitar", tradotta da Devilli (anche questo è uno pseudonimo, di Alberto Curci) e "Portami tante rose".
 Suona l'orchestra Arcobaleno, diretta da Gian Stellari.
In seguito mi è capitato a volte di vedere Tonina Torrielli, quando ancora gestiva con il marito il celebre negozio di dischi in piazza Castello, Maschio....che purtroppo ora non esiste più da alcuni anni.

LATO A

1) Aprite le finestre (Pinchi-Virgilio Panzuti)
2) Il cantico del cielo (Alberto Testa-Carlo Alberto Rossi)
3) Il bosco innamorato (Giancarlo Testoni-Gorni Kramer)
4) Johnny Guitar (Devilli-Victor Young)

LATO B

1) Amami se vuoi (Mario Panzeri-Vittorio Mascheroni)
2) Qualcosa è rimasto (Pinchi-Giari)
3) Sogni d'or (Armando Costanzo-Paolo Maschio)
4) Portami tante rose (Michele Galdieri-Cesare Andrea Bixio)

lunedì 11 febbraio 2013

AA.VV. - Sanremo '68 (CGD)












Ed anche quest'anno, puntuale come il Natale, la Pasqua e il 25 aprile, è arrivato Sanremo, e come di consueto qui nel blog dedichiamo alcuni post, a partire da oggi, a dischi legati a questa manifestazione: dischi del passato che ci fanno rimpiangere quelle vecchie edizioni del festival.....o è solo il rimpianto per il tempo passato e per, come dice il poeta, "la gioventù che non torna più"? Mah....
Come sapete per molti anni ogni casa discografica pubblicava la sua raccolta sul festival, con le canzoni dei cantanti che incidevano per lei in versione originale, mentre gli altri brani erano interpretati da altri cantanti dell'etichetta, a volte minori: in molte di queste antologie si trovano rarità di nomi poi diventati molto noti, da Claudio Baglioni a Lucio Dalla.
Oggi presentiamo la raccolta della CGD relativa al festival del 1968, come ricorderete vinto da "Canzone per te", bel brano scritto da Sergio Bardotti ed Endrigo ed interpretato dal cantautore di Pola in abbinamento con Roberto Carlos: proprio quest'ultima è la versione qui presente, ed ha il testo con alcune variazioni rispetto a quello di Endrigo: lo stesso cantautore istriano, nel bel libro curato da Doriano Fasoli e Stefano Crippa, “Sergio Endrigo. La voce dell'uomo” (pubblicato dalle Edizioni Associate nel 2002) a pagina 65 racconta il perché:

Lui l'ha incisa seguendo come riferimento il testo del provino, mentre nel frattempo io e Bardotti avevamo leggermente modificato le parole, e così la sua versione su disco è diversa da quella che ho inciso io”.

La canzone che apre il disco è invece in versione originale: si tratta di "La farfalla impazzita", scritta da un Lucio Battisti ancora poco conosciuto, che Dorelli presentò in abbinamento con Paul Anka.
Un altro nome ancora poco noto ma che in seguito diventerà uno dei cantautori italiani più famosi è Roberto Vecchioni, autore del testo di "Sera", su musica di Andrea Lo Vecchio, interpretata da Giuliana Valci e Gigliola Cinquetti: ho sempre trovato divertente foneticamente la coppia di autori Vecchioni-Lo Vecchio, e sarebbe divertente se i due tornassero a collaborare insieme scrivendo una canzone con Jovanotti....Vecchioni inciderà solo il ritornello di "Sera", all'interno del brano "Lui se n'è andato" che apre il 33 giri "Parabola".
Altri brani originali sono "Quando m'innamoro" dei Sandpipers, "La voce del silenzio" (con l'introduzione ispirata a Bach) di Paolo Limiti e “Da bambino”, che chiude il lato B del disco, e che Massimo Ranieri presentò in abbinamento con i Giganti, sicuramente più nelle corde del cantante napoletano che in quelle del complesso.
Lo stesso Ranieri interpreta "Canzone" di Don Backy, presente anche con "Casa bianca" cantata dai Camaleonti, la canzone cioè che fu la goccia che fece traboccare il vaso della sua pazienza e che gli fece abbandonare il Clan Celentano, tra carte bollate e avvocati.
Betty Curtis canta "Stanotte sentirai una canzone", in originale interpretata da Annarita Spinaci e dalla giapponese Yoko Kishi, ed il bel blues "La siepe", successo di Al Bano (in abbinamento con Bobbie Gentry).
I Profeti cantano anche loro due canzoni, la bruttina "La tramontana" interpretata da Antoine e Gianni Pettenati, e "Le opere di Bartolomeo", secondo me migliore, presentata dai Rokes dai Cowsills, mentre i piemontesi (di Pinerolo) Roll's 33 cantano "Il re d'Inghilterra" di Nino Ferrer (che l'autore interpreta con Pilade).
"Gli occhi miei", di Dino e Wilma Goich, è una bella canzone e Riccardo Del Turco si trova perfettamente a suo agio nell'interpretarla. 

LATO A

1) Johnny Dorelli - La farfalla impazzita (Mogol-Lucio Battisti)
2) Tony Del Monaco - La voce del silenzio (Mogol-Paolo Limiti-Elio Isola)
3) Betty Curtis - Stanotte sentirai una canzone (Tato Queirolo-Franco Bracardi)
4) Massimo Ranieri - Canzone (Don Backy-Detto Mariano-Don Backy)
5) I Profeti - La tramontana (Daniele Pace-Mario Panzeri)
6) I Camaleonti - Casa bianca (Don Backy-Eligio La Valle-Don Backy)
7) Gigliola Cinquetti - Sera (Roberto Vecchioni-Andrea Lo Vecchio)

LATO B

1) I Sandpipers - Quando m'innamoro (Mario Panzeri-Daniele Pace-Roberto Livraghi)
2) Betty Curtis - La siepe (Vito Pallavicini-Pino Massara)
3) I Roll's 33 - Il re d'Inghilterra (Agostino Ferrari)
4) I Profeti - Le opere di Bartolomeo (Sergio Bardotti- Ruggero Cini)
5) Riccardo Del Turco - Gli occhi miei (Mogol-Carlo Donida)
6) Roberto Carlos - Canzone per te (Sergio Endrigo-Sergio Bardotti-Sergio Endrigo)
7) Massimo Ranieri - Da bambino (Riccardo Pradella-Renato Angiolini)

mercoledì 6 febbraio 2013

Fiamma - Fatti amare/In un meraviglioso luna park (1968)















Qualcuno tra i più affezionati lettori del blog ricorderà che avevamo già parlato di Vittorina Bertolazzi di Venaria Reale presentando il suo primo disco, inciso con lo pseudonimo "Fiamma", lo stesso dei due 45 giri successivi; in quell'occasione avevamo inserito nel post un trafiletto tratto da Giovani n° 40 del 3 ottobre 1968, in cui si diceva di una sua vittoria, poche settimane prima, in uno dei tanti festival che allora si tenevano per l'Italia, con la canzone "In un meraviglioso luna park" (trafiletto che vi riproponiamo).
Proprio questa è la canzone sul lato B del suo secondo disco: scritta dalla stessa Fiamma su musica del maestro Federico Bergamini, è un valzerone da fiera paesana, con un testo malinconico.
Meglio il lato A, "Fatti amare", che ha la particolarità di non avere gli autori indicati sull'etichetta: potrebbe però anche essere la rielaborazione di un canto popolare (sinceramente, se fosse questo il caso, non ho riconosciuto l'originale).
Arrangia entrambe le canzoni il maestro Claudio Valle, torinese che qualcuno forse ricorderà come autore di alcuni brani allo Zecchino d'Oro; l'etichetta è la ARP, anch'essa torinese, del gruppo Cedi.

1) Fatti amare (anonimo)
2) In un meraviglioso luna park (Vittorina Bertolazzi-Federico Bergamini)

domenica 3 febbraio 2013

Stefano Rosso - Com'è difficile/Gira il mondo (1987)












Nel 1987 Stefano Rosso pubblica un 45 giri per una piccola etichetta romana, la Silver Records (nulla a che vedere con la Silver, casa discografica del gruppo Italmusica attiva negli anni '60): il disco avrà una distribuzione molto limitata.
Per Rosso sono già lontani i tempi dei dischi per l'RCA e della partecipazione a Sanremo: probabilmente ha pagato il fatto che, rispetto ad altri colleghi cantautori, ha un carattere un po' particolare che non si lega facilmente con le varie scuole o club, oppure il fatto di privilegiare spesso nei suoi testi l'ironia, che non sempre viene capita dal grande pubblico, gli ha limitato il successo di massa.
Fatto sta che, da qui in poi, Stefano Rosso pubblicherà dischi per etichette minori (e negli ultimi anni se li autoprodurrà), con l'unica eccezione di "Miracolo italiano", antologia RCA con qualche inedito.
Passando alle due canzoni, riflettono bene quelle che sono le due anime del cantautore: "Com'è difficile" è un brano d'amore, romantico e "serio", mentre "Gira il mondo", più orecchiabile, fa parte del filone ironico di cui parlavamo prima.

1) Com'è difficile (Stefano Rosso)
2) Gira il mondo (Stefano Rosso)