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martedì 5 aprile 2011

Andrea Lo Vecchio - Storie d'amore (1968)












Non abbiamo ancora dedicato un post, in questo blog, a Roberto Vecchioni, ma rimediamo oggi, a quasi due mesi dalla vittoria a Sanremo, presentando quest'album di....Lo Vecchio (e non Vecchioni....). Ma prima facciamo un passo indietro.
Anno scolastico 1975-1976....sono in prima media. Un giorno il professore di lettere venne in classe con il registratore e ci fece ascoltare una canzone: poi spiegò le guerre tra Persiani ed Ateniesi, e collegò, in qualche modo, il brano appena ascoltato, che si intitolava "La battaglia di Maratona", con la lezione.....passò il tempo, e mi rimase la curiosità di saperne di più su questo disco....non era così semplice, all'epoca internet non esisteva e, nonostante frequentassi abitualmente "Maschio" in piazza Castello e "Rock'n'Folk" in via Viotti (due celebri negozi di dischi torinesi, oggi il primo, dove ogni tanto capitava di incontrare Tonina Torrielli, non esiste più ed il secondo si è spostato) non trovai mai questa canzone.
Poi un giorno, dopo tanti anni, a casa di Franco Settimo (che definisco, senza tema di smentita, il maggior esperto in tutta la nazione sui cantautori italiani), vidi un disco di un personaggio che fino a quel momento conoscevo di nome come autore di molte canzoni (da "E poi" per Mina a "Help me" per i Dik Dik")....e lessi, tra i titoli, proprio quello di "La battaglia di Maratona", la canzone di tanti anni prima: in qualche mese Franco riuscì a procurarmi il disco, ed è a questo 33 giri che è dedicato il post di oggi.
Il primo album da solista di Andrea Lo Vecchio, ''Storie d'amore'', è scritto interamente con Roberto Vecchioni, autore dei testi, e la presenza del cantautore professore (in realtà in questo periodo non è ancora cantautore...) è addirittura rimarcata in copertina sul retro, anche se in quegli anni non è che si facesse molto caso agli autori delle canzoni.
Lo stile di Vecchioni è già, in nuce, quello che svilupperà a partire da "Parabola": vi è il rimpianto per gli amori passati ("Il bene di Luglio"), le riflessioni su Dio ("Quando Dio vincerà" si può collegare a "Per la cruna di un ago", "Giuda" o "Blumun") o quelle che utilizzano la storia o la mitologia per raccontare il presente ("La battaglia di Maratona" è la mamma di "Aiace", "Roland", "1099" et similia).
Musicalmente il disco è per lo più acustico, ed alla chitarra si affianca una tastiera in "Il bene di Luglio", una chitarra elettrica solista in "Di te" e "Il solito Dikinson", un pianoforte in "L'anniversario", un'armonica a bocca in "Quando Dio vincerà"; nel retro copertina viene citato come collaboratore il chitarrista Andrea Sacchi.
Le uniche due canzoni di questo disco che Vecchioni inciderà sono "Quello che non sai"; in un mini cd di quattro canzoni allegate al volume "Voci a San Siro", pubblicato da Arcana nel 1992, ed "Il bene di luglio", come bonus track nel CD del 2011 "Chiamami ancora amore".
Un'altra versione di ''Il bene di luglio'' è stata incisa da Bruno Lauzi nel 1970 nel suo album omonimo, che segna il suo debutto con la Numero Uno, con un arrangiamento curato da Elio Isola; e queste sono le tre bonus tracks del disco.
Lo Vecchio e Vecchioni comporranno ancora insieme per qualche anno, poi Vecchioni si affiancherà a Renato Pareti (scrivendo tra gli altri molti successi dei Nuovi Angeli), fino a diventare cantautore in toto; Lo Vecchio comporrà molti successi per altri ed inciderà anche lui alcuni album come cantautore....le strade dei due, però, non si incontreranno mai più.

LATO A
1) Il bene di luglio
2) L'erede dei Proof
3) Di te
4) Il solito Dikinson
5) L'anniversario
6) Quando Dio vincerà

LATO B
1) Non era il caso
2) Quello che non sai
3) La battaglia di Maratona
4) Il mio coraggio
5) La piazza
6) Poi vennero a cercarla

BONUS TRACKS:
1) Roberto Vecchioni - Quello che non sai (1992)
2) Roberto Vecchioni - Il bene di luglio (2011)
3) Bruno Lauzi - Il bene di luglio (1970)



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